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Logopedia

Logopedista

Cosa fa il logopedista?

Il Logopedista si occupa dello studio, della prevenzione, della valutazione e della riabilitazione delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi cognitivi connessi. 

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

I DSA comprendono disturbi che compromettono le abilità scolastiche di base (lettura, scrittura o calcolo).

I Disturbi Specifici di Apprendimento si manifestano all’inizio della scolarizzazione.
La caratteristica principale di questi disturbi è la ‘’specificità’’, ovvero si manifestano in presenza di  un quoziente intellettivo  nella  norma,  in assenza  di patologie neurologiche  e/o  deficit sensoriali. Possono influenzare sia  l’apprendimento  scolastico sia  le  attività  di  vita quotidiana con eventuali conseguenze negative a livello emotivo e comportamentale.
I disturbi di apprendimento che si possono rilevare sono: dislessia (disturbo di lettura), disgrafia e disortografia (disturbi di scrittura) e discalculia (disturbi nel calcolo).

Logopedia

Disturbi del linguaggio

I disturbi di linguaggio rappresentano difficoltà nell’acquisizione e nell’uso del linguaggio in comprensione, in produzione o in entrambe le aree, che persistono oltre i 36 mesi.

I disturbi del linguaggio rappresentano un fattore di rischio per i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) al momento della scolarizzazione
Si possono manifestare in tutte le sotto componenti del linguaggio:

  • articolatoria (il modo di articolare i suoni);
  • fonologica (relativa ai suoni che compongono le parole);
  • lessicale (il vocabolario di parole che il bambino comprende e utilizza);
  • morfo-sintattiche (costruzione della frase);
  • componente pragmatica: riguarda i significati della comunicazione e il suo utilizzo a seconda del contesto.
DISPRASSIA

Cos'è?

La disprassia è un disturbo dell’esecuzione di un gesto o azione volontaria; è la difficoltà nel programmare, coordinare e controllare gli atti motori necessari a raggiungere uno scopo (Sabbadini, 2013).  

La disprassia coinvolge diversi ambiti, sia di coordinazione motoria, sia rispetto a diverse funzioni adattive nei vari stadi di sviluppo, che possono determinare difficoltà nella vita quotidiana del soggetto, quali: vestirsi o svestirsi, allacciare e slacciare le scarpe, utilizzare le posate durante il pasto, utilizzare gesti espressivi per comunicare stati d’animo.

Il bambino con disprassia può risultare molto sensibile a livello sensoriale, con ipersensibilità alla luce, al tatto o ai rumori intensi.

In generale quindi in un bambino disprassico si nota un ritardo nel raggiungimento delle tappe motorie evolutive, una difficoltà nella motricità fine, difficoltà nella produzione verbale e nell’apprendere e automatizzare quanto appreso, difficoltà nella coordinazione oculo-manuale, nell’organizzazione personale e un deficit delle funzioni esecutive.

DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO

Cosa sono?

I disturbi dello spettro autistico sono un insieme di alterazioni del neurosviluppo che si manifestano in maniera differente da caso a caso, in generale con una compromissione della comunicazione e dell’interazione sociale e con la presenza di interessi e comportamenti ristretti e ripetitivi.

I disturbi dello spettro autistico si manifestano generalmente nei primi 3 anni di vita del bambino. Già a 18 mesi, solitamente i genitori iniziano a rendersi conto delle difficoltà del loro bambino, ma in casi molto lievi può accadere anche dopo i 24 mesi.

Per alcuni bambini, i genitori riportano uno sviluppo apparentemente adeguato fino ai 18 mesi, seguito da un arresto o da una regressione delle competenze acquisite.

I campanelli d’allarme solitamente sono I problemi di comunicazione e socializzazione e la presenza di comportamenti stereotipati.

DISFONIA

Cos'è?

La disfonia consiste in un’alterazione della voce che può essere momentanea o permanente, percepita solo dal soggetto o anche dall’ambiente attorno ad esso. Possono riguardare sia i bambini che gli adulti.

Le disfonie possono avere cause disfunzionali (dovute ad uno scorretto uso vocale, disfonie psicogene o da patologia organica come l’ipoacusia) o cause organiche ( dovute a cause congenite o acquisite di vario tipo, come disfonie da laringiti, da fumo o alcol, da polipi, da cisti, da sulcus e da esiti di chirurgia).

Disfagia

Cos'è?

La disfagia consiste nella difficoltà di gestire o deglutire determinati alimenti (solidi, semisolidi, liquidi, semiliquili, con due consistenze..) e/o di saliva.

Riguarda tutte le fasce di sviluppo dai neonati agli anziani e può manifestarsi con quadri patologici più o meno gravi.